Eccoci ragazzi, a grande richiesta siamo tornati!
Sono passati già due mesi dal nostro arrivo in Tanzania e non posso ancora dire di sentirmi a casa, ma sicuramente mi sto ambientando ed abituando. Per evitare di dimenticare le sensazioni che certe immagini hanno suscitato in me, preferisco inciderle sul blog di modo che possiamo condividerle per sempre, o almeno per un pò!
Innanzitutto stiamo parlando di Africa, praticamente un altro mondo! E sicuramente il nostro villaggio è l'emblema di quest'altro mondo!Conoscete il gioco della settimana enigmistica che si intitola "le differenze", proviamo a farlo insieme.
Da una parte mettere l'immagine del mondo che conoscete, l'altra immagine vi aiuterò a comporla io seguitemi! La nostra casa l'avete vista è bella e confortevole, ma basta fare pochi passi in direzione del villaggio per accorgerci che siamo, come sempre, dei privilegiati.
Attraversiamo insieme la strada, di un rosso fiammante, piena di buchi, ma che dico buchi, CRATERI, e ci ritroviamo in mezzo ai bananeti.
Sulla nostra destra troviamo la scuola primaria. La struttura è bella, per la maggior parte costruita grazie ai fondi del CEFA, che ha anche costruito gli arredi (banchi, lavagna e nulla più).
Intorno alla scuola una miriade di bambini tutti con la divisa da Primaria (elementari), maglione rosso, camicia bianca e pantaloni o gonna blu! La dominazione inglese ha lasciato i suoi frutti, belli e brutti, giudicate voi!
A volte la divisa scolastica è l'unico vestito "buono" dei bambini, e a volte proprio l'unico!
Ci sono bimbi che indossano maglioni ormai quasi completamente rovinati, magari con una manica sola, senza scarpe e con i pantaloni bucati. Bè non potrebbe essere diversamente, tutti i bimbi finita la scuola terminano la giornata nei campi per aiutare la famiglia, spaccano la legna e lavano i panni....il tutto sempre con la solita divisa che evidentemente ne vede di tutti i colori e dopo un pò non ce la fa più!!!
Per la strada incontriamo galline, galli con il collo lunghissimo, pulcini, cani, farfalle coloratissime ed enormi e poi persone, tante, ovunque.
Qui il saluto dura almeno qualche minuto. Non ci si può incontrare facendo finta di non essersi mai visti! Ci salutiamo, chiediamo notizie della famiglia, del lavoro, della salute, dei bambini....e poi si può proseguire!
Mettiamo il caso di dover andare a comprare qualcosa al negozio, che ne so.....le zucchine....SBAGLIATO, non ci sono.
Allora i pomodori, bene è stagione, possiamo andare a comprarli magari con un pò di riso.
Da casa nostra percorrendo la strada più breve, sempre che non stia piovendo, in 10 minuti siamo in centro (Via Roma, come la chiamo io).
Il centro è composto da strade di fango sulle quali si affacciano i negozi. In totale 5 o 6 baracche di fango o mattoni con il tetto in paglia per le prime e lamiera per le seconde.
Ci sono 3 tipi di negozi: il centro commerciale (3x2, in cui trovi: saponette, riso, fiammiferi, stoffe, e poco altro), i club (stanze in cui sopratutto verso sera e la domenica gli uomini si ritrovano per ubriacarsi), la macelleria (un eufemismo, diciamo un posto dove c'è un gancio al quale si attacca un pezzo di animale morto non identificato).
Ecco questo è il centro.
Ma non dimentichiamo il campo da calcio ove i ragazzi vanno a giocare 3 volte alla settimana (e qui potreste dire: bè come in Italia, eh no qui a bordo campo non ci sono i genitori che insultano l'allenatore, perchè loro al campo ci vanno per lavorare!!!).
In giro è normale incontrare bambini, ovunque anche piccolissimi, 2 o 3 anni, che vanno a fare delle commissioni o semplicemente vanno a fare un giretto. Spesso capita di trovarne qualcuno che dorme per la strada. Bè aveva sonno che doveva fare?
Ma la differenza più grande: non ci sono macchine (a parte la nostra, quando funziona), non c'è rumore (a parte la falegnameria)....aria pulita...cielo terso...
Per oggi le nostre differenze sono finite!!!
Lala Salama!
Silvia e Ivano
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