martedì 10 gennaio 2012

ULTIMO CAPITOLO

Oggi 10/01/2012 ore 16.23 voglio ricordare due anni fa, quando in questa stessa ora io ed Ivano eravamo circondati da parenti e amici per la nostra prima festa di "arrivederci".
Due anni...sembrano così pochi, ma a pensarci bene in questo lasso di tempo un bimbo inizia a parlare, camminare, giocare,...non è poco.
E noi come due bimbi, inesperti e sognanti, siamo partiti per la nostra avventura a Ikondo.
Ma la vita non ha voluto che arrivassimo al termine come stavamo sognando e così dal 23 giugno 2011 più nulla è andato come avremmo voluto. In quella data Ivano ha avuto un incidente in macchina al  villaggio e dopo molte peripezie, viaggi, ansia, dopo 10 giornali in balia dei venti, siamo finalmente ritornati a casa.
Tra esattamente 10 giorni avremmo di due anni fa si partiva per l'Africa, ora si cerca di andare avanti senza di lei, ma con i suoi colori e sapori ben impressi nella nostra mente.
Con questo post vorrei ringraziare tutti quelli che ci sono stati accanto.

Il villaggio di Ikondo e tutte le sue meravigliose persone
I nostri genitori
parenti
amici tutti
colleghi
e tutte le persone incontrate per caso oppure no in questi due anni...

Asante sana Tanzania tunakupenda sana.

mercoledì 8 giugno 2011

venerdì 20 maggio 2011

Bimbi, bambini, ragazzi e poi?

Non posso astenermi dallo scrivere di loro: i supertanzaNANI, la forza che trascina la comunita`, i piccoli portatori sani di sorrisi e allegria.
Oggi, finito il laboratorio sul giornalino con la classe settima della scuola primaria (iniziato mercoledi` con Monica e la classe sesta), mi sono fermata un po` nel piazzale della scuola aspettando che le lezioni finissero e che i bambini uscissero tutti per cantare l`inno nazionale e ascoltare dai maestri le comunicazioni per domani e lunedi`.
Tutti in file come marionette, vengono sistemati dai compagni piu` grandi e in religioso silezio aspettano di esserci tutti e di poter iniziare a cantare.
Mano al petto e dopo due colpi a terra con il piede destro via...all`unisono...che belli che sono.
Maglioni rossi, camicie bianche e pantaloni o gonne blu, la divisa della nostra scuola.
La maggior parte sono scalzi oppure hanno ciabatte logorate, in pochi portano scarpe dignitose anche durante la settimana, quelle di solito le tengono per la domenica.
I piccoli portano al collo la biro per non perderla oppure delle simpatiche collane di tappi di bottiglia o pezzi di canne, che a scuolo fungono entrambi da pallottolieri.
Conscia del fatto che la mia presenza destabilizza la situazione provo ad immaginare come sarebbero se io non fossi con loro.
Li guardo tutti insieme e cerco di immaginarmi il loro futuro, cosa faranno, dove andranno, quanti soprusi dovranno subire, quante fatiche superare?
Il venerdi` pomeriggio e` giorno di pulizia e i bimbi piu` piccoli vanno alla fontana che dista 500 m dalla scuola  a prendere l`acqua. Le bambine lavano i pavimenti con degli stracci che con un`abilita` a me sconosciuta portano da una parte all`altra della stanza, come se fosse una danza. Non si lamentano, non contestano, eseguono gli ordini e basta, lavorano.
I bambini invece con la zappa o con i macete vanno nel giardino a tagliare l`erba. Lavorano tutti, qui non ci sono bidelle, solo la forza lavoro minorile che pero` spesso viene usata dai maestri e dal preside anche al di fuori dell`area scolastica, ma all`interno del suo orario. Ho visto file di bambini trasportare sulla testa i mattoni per costruire la nuova casa del preside, li ho visti vangare e zappare una collina intera per seminare il mais che non mangeranno mai e raccogliere erba da dare ai maiali dei loro mestri.
Le ore in cui realmente studiano e apprendono sono poche e cosi` alla domanda: dov`e` l`africa del nord? neanche i ragazzi dell`ultimo anno sapevano rispondere (ma se ci penso bene neanche i nostri ragazzi Italiani ne saprebbero molto di piu`).
Nella classe settima sono in 63 in classe ed hanno un libro ogni sei per ciascuna materia. Diventa quindi normale che soltanto i figli dei maestri, o del sindaco o di chissacchi` riesca a saperne di piu`.
Non vorrei pero` dimenticare che questi sono i ragazzi fortunati, tanti, ma meno che in passato, non possono permettersi di comprare le divise e per questo non vanno a scuola.
Sono bambini e ragazzi che sanno lavorare, sanno faticare e obbediscono agli ordini, ma il mio dubbio e`: sanno scegliere?
In un paese dove un solo partito prende il 97% dei voti, c`e` capacita` di scernimento?
Mah....

lunedì 25 aprile 2011

COMPLEANNO SILA

Festa incredibile!!! Le ragazze mi hanno cucinato le LASAGNE!! E vorrei ancora capire con quali ingredienti...meglio non farsi troppe domande...
Grazie anche a Mama Meki per la torta e Divano per il ripieno al cioccolato!!!

Riassunto puntate precedenti

Sono trascorsi 6 mesi dall'ultimo post e mi sembra ieri, giuro, non lo scrivo tanto per scrivere, pura verità!!
Nel frattempo sono successe tantissime cose qui nel villaggetto di Ikondo.
La ragazza in servizio civile con noi lo scorso anno ha finito il suo mandato e di conseguenza noi siamo rimasti per due mesi soli.
A dicembre siamo tornati a casa per le vacanze natalizie, dette anche all'ingrasso...obiettivo raggiunto.
Poi a febbraio sono arrivate le due nuove ragazze in servizio civile, che si fermeranno qui con noi fino a dicembre.
Insomma gente che va, gente che viene, gente che torna...tutto un via vai che non si capisce più nulla e così nel trambusto mi sono dimenticata di scrivere.
Nel frattempo ho aperto la pagina di facebook di Ikondo, che non mi da molte soddisfazioni, dal momento che son passate settimane dalla sua apertura e siamo solo a 84 amici...
I lavori proseguono di gran lena, ma il mio pensiero è fisso a casa e a quello che mi sto perdendo.
Sopratutto oggi, giorno di Pasqua.
Per fortuna c'è skype che accorcia le distanze e ci permette di tessere le reti che altrimenti si frantumerebbero. Ma spesso vivere con il costante pensiero a casa fa perdere la strada, mi tiene legata ad un mondo, il mio, che però in questo momento è lontano. Dovrei forse chiudere le porte? Dovrei concentrarmi solo sull'oggi e provare a tessere relazioni più forti qui?
Non credo sia possibile farlo.
Ci provo ogni giorno, ma io sono e resto la bianca, fortunata e con i soldi.
I rapporti con le donne del villaggio sono superficiali e non credo potrebbe essere diversamente.
Di cosa potremmo parlare, oltre che del tempo? Fargli domande spesso mi sembra inopportuno e invadente e allora mi limito ai saluti (che di regola durano almeno 10 minuti) e poi ritorno nel mio castello incantato.
Mi fa male non avere delle amicizie qui. Mi fa male pensare che la gente mi vede più come un'opportunità che come una persona. Ma sopratutto mi fa male non poter essere me stessa, perchè in qualche modo, ovunque vada, io sono l'organizzazione per cui lavoro.
Non dico che mi comporterei molto diversamente, ma sicuramente starei più serena, senza troppi pensieri.
Forse vivere in città ti permette di mimetizzarti almeno un pò, anche se il colore della pelle non è facile da nascondere...ma qui non è proprio possibile.
Mi sembra di vivere al Grande Fratello, ma per fortuna le persone che mi stanno accompagnando in questa avventura non sono così frivole e ignoranti!! Mi piacerebbe solo sapere a quanto ammonta il montepremi finale....
La voglia di casa rimane, ma mi faccio forza e vado avanti, sperando che davvero tutto questo possa servire a qualcosa.
Ringrazio per condividere questo cammino con Divano, senza il quale non riuscirei più neanche a fare un passo.
Ringrazio per le ragazze che sono arrivate (Cinzia e Monica), comprensive, allegre e disponibili.
Ringrazio per le difficoltà perchè mi permettono di migliorare.
Ringrazio per....ma oggi è Pasqua o il giorno del ringraziamento? (ma no quello è un giorno solo americano!!)

Sfogo fatto.
A presto.

giovedì 28 ottobre 2010

STAF CEFA AL GRAN COMPLETO A IKONDO

Un ringraziamento a tutti per aver accolto la proposta di tenere le riunioni di valutazione a Ikondo.
Grazie ai nostri capoccia di Bologna, Marco e Paolo.

venerdì 1 ottobre 2010

PIOVE

Oggi piove, dopo 4 mesi di siccita`.
Piove sulla bara di una ragazzina morta per abbandono delle istituzioni.
I suoi genitori si erano indebitati per permetterle di andare alla scuola superiore di Ukalawa, per poter avere un futuro migliore del loro.
Il padre (Mzee Magoma, detto da noi il pensatore) lavora per il CEFA da molti anni come guardiano diurno, giardiniere, ecc...., mentre la madre lavora i campi per la famiglia e cura i suoi 5 figli di cui 2 albini. La vita non e` stata clemente con questa famiglia. Avere un figlio albino e`, in Tanzania, una sventura che non si augura al piu` terribile dei propri nemici. Gli albini vengono uccisi selvaggemente ancora oggi, nonostante le campagne pubblicitarie contrarie a queste pratiche. Allevare due figli albini, di eta` diverse, in un villaggio come Ikondo significa sfidare la sorte, ma sopratutto le credenze. Eppure questi genitori di contadini, che a malapena sanno leggere e scrivere, vivono per i figli e cercano per loro la strada migliore per un futuro piu` leggero.
Rimane incomprensibile come la scuola abbia permesso la morte di questa ragazza. Da diversi giorni non mangiava e vomitava. E` stata accompagnata al dispensario del villaggio di Ukalawa, dove pero` lavora solo un paramedico, ed e` stata rimandata a scuola. I genitori sono stati avvertiti solo ieri.
Mzee Magoma, un ometto piccolissimo, ma con una grande forza fisica, si e` presentato nel mio ufficio chiedendo le ferie e dei soldi ed e` scoppiato a piangere. si vergognava del suo sfogo poco opportuno di fronte ad un superiore, si copriva gli occhi ed io facevo lo stesso, anch`io non riuscivo a trattenere le lacrime.
Non potevo sopportare di vedere quest`uomo ancora una volta segnato dalla vita.
Qui funziona cosi`, dicono.
Succede che una ragazza improvvisamente sta male.
Il preside aspetta...eventualmente la porta al dispensario....se proprio non migliora la porta a Njombe, all`ospedale....ma in tutto questo periodo la famiglia non viene avvertita....
In questo caso la comunicazione e` arrivata IERI.....IERI.....IERI....
E la ragazza stanotte e` MORTA!!!
STANOTTE....STANOTTE....STANOTTE.....
Non ci sono scusanti, ci sono delle responsabilita`, e le persone responsabili dovrebbero essere individuate.....
Invece non succede nulla, e` cosi`, la vita e` difficile, ma non possiamo fare nulla..................Queste sono le risposte, un`alzata di spalle e via..........
Ma allora noi cosa ci facciamo qui?
Siamo venuti per portar loro la luce, l`acqua, i soldi, ma finche` non si cambieranno le teste niente migliorera`.
La cooperazione dovrebbe occuparsi di diritti dell`uomo, in primis, e poi del resto. Aprire le menti, far vedere che si puo` vivere in modo diverso....che non si deve morire per .....per che cosa poi.....
Di sicuro pero` noi italiani siamo i meno indicati per poter assolvere a questo compito.
Non siamo in grado di migliorare casa nostra, non possiamo pretendere di aiutare nessuno.
E` difficile e non ho piu` parole.
Scusate ho scritto di getto senza pensare. Scusate.

sabato 25 settembre 2010

Primo seminario di microcredito del CEFA

IKONDO 376 partecipanti

Niave 86 partecipanti

Ukalawa 76 partecipanti
Il 20 e il 21 di settembre abbiamo organizzato il primo seminario sul microcredito nella Kata di Ikondo (equivalente alla nostra provincia).
Sono intervenuti i resposabili della cooperativa di microcredito che lavora in Tanzania, la Saccos, per spiegare come si possono ottenere i prestiti, in quanto tempo si devono restituire i soldi, ecc...
Durante il seminario sono stati scelti, in modo democratico, tre rappresentanti per ciascun paese. La popolazione ha risposto con entusiasmo all`iniziativa, ringraziando il CEFA per il sostegno che fornisce al paese. 

Un gioiello!!

Il piccolo bimbo nato sulla macchina di progetto qualche mese fa, sta bene e anche la sua mamma.

Si chiama MSAFIRI, che in kiswahili significa VIAGGIATORE.....
sempre meglio del nome suggerito da Ivano: NISSAN!!!

La famiglia Puppi!!!

Noi tutti di Ikondo vi ricordiamo come una ventata di gioia e freschezza!!!
Grazie di tutto!!!

Per i consigli sulle api, per la musica, per gli indovinelli, per le risate, le botte e gli scherzi!!!

ASANTE SANA!!!

Vi aspettiamo di nuovo!!!

domenica 19 settembre 2010

Tipica invasione di campo durante una delle tante partite domenicali!!!

Tutta la famiglia del nuovo nato!!!

Ivano, la gallina viva portata in dono, le due nonne, il bimbo (soprannominato Safari o Nissana), la mamma e il papa`.

ED ECCO IL BIMBO CHE HA FATTO NASCERE IVANO!!!!

Nella notte del 12 luglio 2010 i parenti di questa piccola creatura vennero a bussare alla nostra porta. La madre necessitava di un cesareo e urgeva portarla a Njombe in ospedale ( 3 ore e mezza di strada non asfaltata). Ore 23 Ivano, il paramedico, la partoriente e la zia, partono........e proprio grazie alle mille buche della strada il piccolo fa capitombolo con la testa e nel giro di qualche minuto urla alla vita gioioso!!!!
Ecco il risultato, foto fatta dopo tre giorni dalla nascita!!! 

Lo sciacallo per lo zio Giaculin!!!

Noi due sole!!!

Incredibile!!! I Ghepardi!!!

Ferragosto al Ngorongoro.................

IDEA GENIALE!!!!

Uccello segretario

Uccellini gialli

Uccellino blu!!!

Tutto il gruppo del safari!!!

Compagni di viaggio!!!

Grazie ragazzi, a prestissimo!!!

Un meraviglia indescrivibile!!

Al tramonto

Simba na Tembo

Serengeti

Simba - Leoni

Kiboko - Ippo

La GIPraffa

Twiga Giraffa

Serengeti...

Direttamente dal giurassico!!

Tutti insieme appassionatamente

Tembo - Elefante

DIK DIK

Pellicani e ippopotami