domenica 25 luglio 2010

La centrale idroelettrica di Ikondo

Sembra impossibile che nel cuore dell'Africa, in mezzo a colline verdi possa esserci un costruzione del genere, funzionante e che da corrente a più di 100 famiglie.
La centrale è funzionante da circa 6 anni.
Grazie al CEFA di Bologna, Frontiere nuove (associazione di Vicenza) e vari tecnici Enel che negli anni si sono susseguiti, il progetto sta andando a gonfie vele.
Nei prossimi due anni faremo altri 45 allacciamenti, grazie al progetto del CEFA e del Ministero degli affari esteri per qui lavoriamo!!!

Betta

BETTA, volontaria a Ikondo dal 2002 al 2004, è venuta a rivedere il suo villaggio!! GRAZIE BETTA!!!

Ivano durante la riunione per la sistemazione della strada

Sembra Frinco? Invece è Ikondo....ma la pizza non cambia!!!

Tutti insieme dopo la messa

CEFA Njombe - La latteria

Progetto CEFA a Dar es Salam

Il progetto promuove l'integrazione sociale di persone disabili, malate di HIV/AIDS, orfani e loro famigliari che vivono nella Municipalità di Dar es Salaam attraverso la costruzione di un sistema integrato di servizi che consolidi programmi di riabilitazione su base comunitaria, servizi sociali, corsi di formazione professionale, borse lavoro e incentivi piccole attività generatrici di reddito. Inoltre, supporterà un generale processo di sensibilizzazione attraverso l'attività di network che coinvolgerà direttamente le pubbliche istituzioni, gli attori della società civile, le comunità locali e il settore privato.


 

Il dopo viaggio Njombe-Ikondo

Arrivo a Ikondo dopo 4 ore di camion su strada sterrata. E la valigia di zio Luciano ringrazia, il Beppe un pò meno!!!

Piacere Marocco, e tu Tanzania?

Ed ora a grande richiesta: I MAROCCO IN AFRICA!!!

L'artista

Lunedì mattina ore 8e10.
Ecco chi, anzi cosa, mi aspettava fuori dalla porta di casa....che sbuiun!!!

La lavatrice

L'ultimo nato in casa Mlumbe

Divano con la piccola Love

La COOP di Ikondo

Mama Sangilomu

Mi chiamo mama Sangilomu e vivo a Ikondo. In realtà più che mama sono bibi e cioè nonna!!!
Vivo in una capanna di fango con tetto di paglia.
Tutti i giorni vado ai campi e quando piove faccio cestini colorati.....

Il maslè!!!

E nonostante questo non siamo diventati vegetariani...

I masai

I Masai (o Maasai) sono un popolo nilotico che vive sugli altopiani intorno al confine fra Kenya e Tanzania. Considerati spesso nomadi o semi-nomadi, sono in realtà tradizionalmente allevatori transumanti, e oggi spesso addirittura stanziali (soprattutto in Kenya). La transizione a uno stile di vita stanziale si accompagna a quella dall'allevamento all'agricoltura come fonte primaria di sostentamento; questa trasformazione è evidente nei clan masai kenioti come Kaputiei, Matapato e Kikunyuki, e in Tanzania presso gli Arusha.




I masai parlano il "maa", da cui il nome dell’etnia che è da loro pronunciato "maasai". La lingua appartiene al gruppo delle lingue nilo-sahariane ed è dello stesso ramo delle lingue di popoli nilotici quali i pokot, i dinka ed i nuer. I masai sono il popolo nilotico che, in Africa, vive più a meridione. È difficile dire quanti siano i maasai, visto che non esistono censimenti accurati né in Tanzania né in Kenya. La tendenza dei censimenti nei due paesi è quella di esagerare il numero di persone appartenenti all’etnia. Da una parte, non tutti gli abitanti dei territori ancestrali dei maasai appartengono a questa etnia; dall’altra, non è semplice censire tutti i maasai vista la tradizione di abitare non in villaggi, ma in case mono o multi-famigliari isolate e distanti tra loro. Francis Mol, il più grande esperto di lingua e cultura maasai, pone la popolazione totale a non più di 600.000 unità, equamente distribuite tra i due paesi dell’Africa orientale che li ospitano.

Gli elefanti

Le giraffe!!!


Il viaggio (safari in kiswahili) che porta da Dar es Salam a Njombe dura circa 12 ore e attraversa un Parco Naturale il Mikumi.
Se si è particolarmene fortunati solo transitando sulla strada principale, ed unica, si possono vedere animali meravigliosi!!!